domenica 21 agosto 2011

Un consiglio di lettura per riflettere insieme

Sì, lo so... sono scomparsa! L'ultimo mio post risale al 2 agosto, cioè quasi un mese fa, ma questo periodo è stato davvero catastrofico per me! Mi sono appena trasferita a Parigi (o forse dovrei dire ritrasferita) e domani comincerò uno stage che si preannuncia molto interessante e costruttivo (o almeno lo spero...). Ho passato questa settimana e cercare casa e, credetemi, cercare casa a Parigi è più difficile del trovare lavoro: chi ci è passato sa di cosa sto parlando!!!
Quanto al blog ho un po' di cose di cui vorrei parlarvi e su cui vorrei dire la mia, ma davvero ho pochissimo tempo e credo che sarà così anche nei prossimi giorni (almeno fino a quando non avrò trovato una casa definitiva!!!)...
Per il momento, vi lascio però con il link di un articolo molto interessante che ho letto oggi sul sito del Corriere della Sera. E' uno spunto di riflessione che coinvolge uno dei temi più scottanti nel campo della pubblicità, cioè la considerazione dell'etica nelle scelte pubblicitarie. In questo caso si fa esplicito riferimento alla strumentalizzazione dei bambini-modelli. Mi è piaciuto molto e ve lo consiglio.


Tornerò presto ad essere più presente!!! Promesso!

martedì 2 agosto 2011

Diane von Furstenberg versione 2.0

E torniamo a parlare di shopping e in particolare sempre di shopping online (ve l'ho detto che è un chiodo fisso!!!). 
Ormai sempre più aziende si sono convertite all'idea di dare la possibilità ai propri clienti di acquistare i propri prodotti online e non solo in negozio, e se in passato si temeva che i brand e le case di moda più importanti avrebbero fatto fatica ad abbracciare questa nuova tipologia di interazione con il cliente oggi possiamo affermare che lo shopping online è diventato un percorso consolidato (e forse in parte un po' obbligato) per quasi tutte le tipologie di brand.
"Interazione con il cliente"... ho scelto di utilizzare questa espressione non a caso perchè ritengo che oggi anche l'esperienza dello shopping online debba rientrare in una più complessa e articolata forma di relazione con il cliente. Oggi non basta più creare un sito web dedicato allo shopping online per il proprio marchio in cui il cliente si trova solo, davanti a computer e tastiera a scegliere cosa acquistare. Oggi per le aziende è necessario comunicare, relazionarsi, entrare in sintonia con il cliente, fare community. E questo è ancor più vero nella realtà attuale, nella generazione del 2.0, in cui i Social Media sono diventati uno strumento fondamentale nella relazione tra impresa e cliente.
Tutto questo le imprese stanno imparando un po' alla volta a capirlo e il Social Media Marketing comincia ad assumere sempre più peso anche nelle strategie di e-commerce.
E' quello che sta facendo Diane von Furstenberg, che sulla pagina Facebook del suo brand ha realizzato un'azione davvero unica ed in linea con le più convinte strategie del web 2.0. Uno dei fondamenti del Social Media Marketing consiste, infatti, nel regalare ai propri fan dei contenuti esclusivi pensati per loro, che li inducano a interagire nel tempo con l'azienda e a non dimenticarsi di aver cliccato mesi prima il tasto "Mi piace". Diane von Furstenberg l'ha capito e ha creato Wrap of the month, la possibilità riservata ai soli fan iscritti sulla sua pagina Facebook di acquistare ogni mese in esclusiva uno dei suoi capi, per la precisione uno dei suoi wrap dress in edizione limitata. 


L'iniziativa Wrap of the month, la cui creatività è stata affidata all'agenzia Buddy Media, è attiva da poco meno di un mese (è stata lanciata ufficialmente l'8 luglio), ma ha già riscosso un discreto successo. Chissà che non spinga anche altre case di moda a optare per qualche azione simile e ad interagire di più con i propri clienti (tra l'altro Diane von Furstenberg è una maestra anche sotto questo aspetto, con pagine Facebook e Twitter aperte ai commenti, attente alla relazione e costantemente aggiornate, spesso da Diane in persona). Voi che ne pensate?

madai... la nuova frontiera dello shopping online

Shopping... shopping... shopping...
In questo periodo di saldi è il pensiero che ossessiona molti di noi, per altri è un pensiero che ci ossessiona perennemente, 365 giorni l'anno... compresi quelli festivi e, perchè no, in momenti della giornata impensabili come durante la notte! Chi di noi non ha pensato almeno una volta di essere affetta da una sfrenata e incontrollabile febbre dell'acquisto come la simpaticissima Rebecca Bloomwood, protagonista della consigliatissima saga di libri di Sophie Kinsella "I love shopping"?
Io ci penso spesso e, soprattutto in periodo di saldi, ho serie difficoltà a tenere sotto chiave il portafogli. Una volta bastava imporsi di non uscire, oggi nemmeno questo è più possibile, con l'enorme diffusione e facilità d'uso dello shopping online. Non so voi, ma io ormai sono una patita di questa forma di shopping e spesso, anche per convenienza economica, la prediligo al classico girare per vetrine.
Così, quando la settimana scorsa ho letto di madai, non ho potuto non restarne affascinata. Cos'è madai?
madai è la prima piattaforma cloud-based di nuova generazione, che permette di trasformare le interazioni degli utenti in riduzioni di prezzo per l'acquisto di un prodotto o servizio. Siamo ben lontani, quindi, dalle classiche aste online, dagli aggregatori di offerte o dai deal giornalieri, che prendono ormai sempre più piede. madai è un'idea innovativa che può davvero rivoluzionare il modo di fare shopping.


Ma come funziona effettivamente e come mai è così facile ottenere delle riduzioni di prezzo? L'idea alla base è quella di facilitare l'incontro tra offerta e domanda, tra azienda e cliente. Per le aziende madai può essere uno strumento interessante e facile per realizzare congiuntamente vendite, attività di marketing e promotion, attraverso ricerche di mercato, focus group, concorsi, analisi della concorrenza, commenti, ecc. Gli utenti del sito dovranno invece solo scegliere se acquistare il prodotto in offerta a prezzo di mercato o procedere a un graduale ribasso del prezzo, scegliendo anche il punto in cui fermarsi, attraverso l'interazione con la piattaforma in modo semplice, sicuro e nel pieno rispetto della privacy.


E a solo una settimana dalla comparsa di madai sul mercato italiano è partita anche la prima iniziativa, promossa da Aaron King International, società di consulenza specializzata nella ricerca e selezione del personale. La società ha deciso di utilizzare le potenzialità di madai per permettere ai suoi utenti di acquisare a prezzo scontato un iPad 2 con Wi-Fi + 3G 64 GB in colore nero, con l'obiettivo di realizzare una salary survey sul mercato italiano. Infatti, al completamento di ogni sezione del questionario proposto agli utenti, sarà possibile cliccare sul tasto "Riduci il prezzo" e ottenere così ulteriori sconti. I pezzi a disposizione sono ovviamente limitati e, quindi, solo i più fortunati, astuti e veloci potranno aggiudicarsi questo gioiello di tecnologia ad un prezzo scontatissimo.


Non è il sogno di ogni cliente poter decidere il prezzo e ridurlo con un semplice click? madai offre questa opportunità e, guardando invece nell'ottica degli altri attori coinvolti (le aziende), rappresenta uno strumento davvero innovativo e potenzialmente importante, che, come ha affermato anche Gianpaolo Alfano, Managing Partner di Aaron King International, "non solo cambia il modo di comunicare in internet ma sarà una pietra miliare di tutto il mondo delle survey e delle profilazioni degli utenti in generale", argomenti che mi stanno particolarmente a cuore anche perchè parte dell'oggetto della mia tesi di laurea specialistica.
Non resta allora altro da fare che iscriversi e continuare a ridurre il prezzo. Io sono arrivata già a 673 € (partendo da 799 €)... chi sa fare di meglio?

lunedì 1 agosto 2011

Eccessi di fotoritocco per Lancôme

Che le immagini delle campagne pubblicitarie sui giornali siano spesso ritoccate e "photoshoppate" fino all'inverosimile non è una novità e ormai non stupisce più nessuno. Ciò che fa notizia oggi è forse che una volta tanto le autorità garanti per la pubblicità abbiano punito aziende che hanno abusato di strumenti per il foto-ritocco nelle loro campagne. E' così che la sede inglese di L'Oreal per il suo marchio Lancôme si è vista costretta a ritirare nel Regno Unito le immagini scelte per la pubblicità del fondotinta Teint Miracle che avevano come volto la testimonial ufficiale del marchio Julia Roberts. 


Ed è stata proprio la raffigurazione del volto della bellissima attrice americana a scatenare polemiche e a spingere l'Advertising Standards Authority (ASA), ossia l'autorità garante inglese per la pubblcità, a vietare la diffusione in Inghilterra dell'immagine in questione perchè giudicata troppo perfetta e inverosimile. Chiarissime (quasi quanto l'alterato volto di Julia) le parole pronunciate dall'ASA: "Sulla base dell'evidenza fornita, non possiamo concludere che l'immagine pubblicitaria illustri accuratamente l'effetto che il prodotto intende ottenere e che l'immagine non sia stata alterata dalle tecniche digitali di post-produzione". Ed effettivamente il volto raffigurato nell'immagine (scattata dal famoso fotografo Mario Testino) non può non apparire alterato anche ad occhio nudo se confrontato con altre immagini dell'attrice.
D'altro canto, una portavoce di Lancôme ha dichiarato che il brand "non crede che la pubblcità alteri l'effetto che si può ottenere usando il prodotto" e che Teint Miracle "è stato provato scientificamente per donare luminosità alla pelle" e "su un campione di 100 donne, il 77% di esse ha convenuto che il prodotto ha reso la loro carnagione radiosa e luminosa". In parole povere, pur confermando l'utilizzo di tecniche di fotoritocco, l'azienda si dichiara pronta a confermare la qualità del suo prodotto e l'effetto che esso dovrebbe produrre.
In ogni caso, care amiche, ricordiamoci nello sfogliare le nostre riviste preferite che non è tutto oro ciò che luccica e che non sempre i volti e i corpi raffigurati  forniscono una rappresentazione veritiera della realtà. Teint Miracle probabilmente regala una pelle più luminosa (non avendolo provato non posso dissentire, nè confermare, nè dare una mia opinione sul prodotto) e Julia Roberts rimane una delle attrici più belle nel panorama internazionale, resta il fatto che fin troppe aziende oggi abusano pesantemente degli strumenti per il fotoritocco e che in questo caso Lancôme abbia scontato gli effetti di questi eccessi.

Fonte: Brand Republic