mercoledì 29 giugno 2011

Samsonite Cosmolite e l'inferno di una valigia

Sono tornata a casa da circa un paio d'ore da un, per fortuna tranquillo, viaggio aereo proveniente da Parigi. Personalmente ho un buon rapporto con i viaggi in aereo: a differenza di tante persone che vivono con il terrore l'eventualità di prendere un aereo e cercano di evitarlo in ogni caso, io non ho mai avuto particoli paure e prendo aerei con la stessa tranquillità con cui prendo qualsiasi altro mezzo di trasporto. C'è un'unica cosa che, ad ogni viaggio, riesce a mandarmi nel panico, nell'ansia e nel pallone: LA VALIGIA!!!
La valigia è letteralmente il mio incubo: dal momento in cui devo farla e devo concentrarmi sul cosa inserire in valigia, sul come mettere tutto per trovare l'incastro giusto, sul riuscire a rientrare nei limiti di peso e dimensione imposti (e ormai sempre più rigidi e assurdi), fino all'ansia di non vederla arrivare sul rullo, o di vederla arrivare rotta, aperta o ore dopo. E dire che di episodi negativi me ne sono capitati, il peggiore dei quali è stato lo scoprire (durante il mio primo viaggio a Parigi) che la mia valigia era stata aperta, rovistata e mi avevano rubato una collana (da allora, infatti, oltre al classico lucchetto - che non ha impedito ai ladri in questione di aprire il mio bagaglio - ho preso l'abitudine di impacchettare la valigia con la plastica!).
Per tali ragioni, non ho potuto fare a meno di sorridere e considerare decisamente geniale l'idea trovata dall'agenzia JWT di Shanghai per la campagna outdoor della sua Samsonite Cosmolite.

(per visualizzare bene la foto vi consiglio di cliccare sul link di Ads of the world)

Divertente, ironica e particolarmente realistica, se non altro nella rappresentazione della personale concezione e delle ansie vissute da ogni passeggero nell'affrontare un viaggio aereo.
Il concetto di base che l'agenzia ha voluto trasmettere è quello dell'ultra-durabilità, rappresentato ottimamente in modo creativo dal contrasto tra il paradisiaco mondo della first class riservato ai passeggeri e le pene dell'inferno subite dai nostri bagagli nella stiva dell'aereo... da cui si vede uscire, intatta e senza l'ombra di un graffio, la indubbiamente bella Samsonite Cosmolite.
La genialità dell'idea ha fatto sì che l'agenzia ottenesse con questa campagna ai Cannes Lions 2011, la 58esima edizione del festival internazionale della creatività tenutosi dal 19 al 25 giugno 2011, l'oro nella categoria outdoor e il Grand Prix stampa.
Per quanto mi riguarda, è riuscita a cogliere nel segno e a rapirmi: la trovo bellissima, di forte impatto e molto realistica. E voi? Cosa ne pensate?

Fonti: sito JTW, Ads of the world

martedì 21 giugno 2011

How stupid conquered the smart world - The Diesel Excellbook experiment

Una campagna, alternata tra mezzi di comunicazione ufficiali e virali, che si propone quasi come uno stile di vita, una vera e propria filosofia in cui identificarsi o meno. Questo il principio alla base della ormai nota campagna Be Stupid del marchio italiano Diesel.
Ha fatto tanto parlare di sé e credo il suo obiettivo fin dall’inizio sia sempre stato proprio quello: attirare l’attenzione, spingersi anche all’estremo se necessario, far parlare di sé e farlo in modo coerente con il proprio stile e il proprio brand. Requisiti ormai necessari, a mio parere, nell’attuale contesto ipercompetitivo in cui è importante spiccare e distinguersi dalla massa.
E così a circa un anno e mezzo dal lancio della campagna, frutto della creatività interna di Diesel e dell’agenzia Anomaly, viene proposta un’applicazione che potrebbe risultare molto interessante per i tanti “stupidi” che popolano i nostri uffici. Come fingere di lavorare, mentre invece si sta beatamente a cazzeggiare su Facebook??? Ma con ExcellBook ovviamente! La nuova applicazione rappresenta solo un altro elemento della variegata campagna Be Stupid, che nel bene e nel male si sta diffondendo sempre più. E’ gratuita, scaricabile per Pc e Mac, volutamente provocatoria e divertente perché “smart earns money working… stupid earns money facebooking”!


Non ho provato l’applicazione, ma mi ha fatto tanto ridere ripensando ai commenti dei miei ex-colleghi di stage quando venivano sgamati dai loro responsabili su Facebook durante l’orario di lavoro. E chissà in quanti la scaricheranno per utilizzarla indisturbati dalle loro postazioni di lavoro (anzi, se qualcuno dei “stupid” in questione sta leggendo ci faccia sapere qualche aneddoto divertente e qualche racconto).
"Stupido è chi lo stupido fa", recitava Forrest Gump, ma anche in questo caso, come al momento del lancio con la cartellonistica e i video vari, credo che attorno a Diesel si aprirà un vortice di polemiche, a cui l’azienda sembra ormai abituata e di cui sembra non curarsi troppo. 


 

Ricordiamo che, fin dall’inizio, i clienti si sono divisi nettamente in due schiere: quelli che hanno iniziato a denigrare la campagna e a cercare di boicottarla, sottolineando il messaggio apparentemente diseducativo lanciato (e nel mio modo di vedere le cose fermandosi al significato letterale delle parole utilizzate, senza ironia e senza cercare di andare a fondo) e chi, invece, si è subito innamorato della filosofia Be stupid, apprezzandola anche in relazione alla coerenza con un marchio di moda giovane, cool, trasgressivo, ironico e provocatorio (a solo un mese dal lancio della campagna si raddoppiarono le visite al sito dell’azienda da una media di 30 mila al giorno a una media di 60 mila).
Riusciranno gli stupidi a conquistare il mondo???

lunedì 20 giugno 2011

Perchè The Other Side Of Fashion???

Il blog pare ormai pronto e di fronte a questa nuova pagina bianca mi trovo un po' spaesata e improvvisamente non so cosa scrivere. Oggi inizia questa nuova avventura. Nasce The Other Side Of Fashion: un'idea che mi frullava per la mente da tanto tempo, ma che ho sempre rimandato per ragioni di studio, tempo, lavoro e anche un po' di insicurezza.
Perchè The Other Side Of Fashion?
In parte l'ho già spiegato nella colonnina delle presentazioni. Questo blog nasce dall'unione di due  miei grandi interessi e passioni (il marketing e la moda) e dalla voglia di osservare e raccontare il tanto discusso (nel bene e nel male) mondo della moda e del fashion da un'altra prospettiva, forse meno convenzionale, ma a mio parere parimenti interessante: quella delle strategie, delle scelte e della creatività legata all'advertising, alla pubblicità non convenzionale, agli eventi, alla comunicazione e più in generale al marketing.
Proverò, quindi, a raccontarvi le ultime news nell'ambito della comunicazione e della pubblicità, prestando attenzione a ciò che mi affascina, che mi stupisce, che mi diverte e che, spesso, consciamente o inconsciamente, mi spinge a comprare l'ennesima borsa o paia di scarpe o vestito.
Spero di farlo in modo interessante e piacevole e di coinvolgere numerose persone in dibattiti, scambi di opinioni, approfondimenti e segnalazioni... e perchè no? far nascere anche profonde amicizie.